Ieri mattina, andando da un cliente, sono passata da Piazza Duomo!
Ed ecco, al suo centro la grande Mela coperta di verde erba!
Inaugurata domenica 3 magio, rimarrà in piazza fino al 18 maggio 2015 (alcuni comunicati dicono 20)!
Si tratta di una mela alta 8 metri e con un diametro di 7 metri! coperta di prato verde, con un segno di morso reintegrato da una struttura metallica, circondata da 150 balle di fieno disposte a formare tre cerchi che rappresentano l’infinito.
Opera di Michelangelo Pistoletto, denominata "
Terzo Paradiso - La mela reintegrata", si ricollega al tema di Expo 2015, sul cibo.
L’inaugurazione del 3 maggio si è combinata all’evento di apertura di Via Lattea, la manifestazione ideata e organizzata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con Expo Milano 2015 che mira a portare la campagna nel cuore della città attraverso una serie di percorsi ciclo pedonali in programma durante il semestre dell’esposizione.
Ecco come viene spiegata l'immagine dei tre cerchi rappresentanti l'infinito
Se il segno matematico è costituito da una linea continua che si interseca, formando due cerchi di pari grandezza e assumendo la forma del numero “8”, questo infinito è costituito da una linea che si interseca due volte, formando tre cerchi. Il cerchio centrale, più grande, simboleggia un "ventre gravido (il Terzo Paradiso), prodotto dall’accoppiamento dei due cerchi che costituivano il vecchio simbolo".
Il primo paradiso è costituito dal Paradiso Terrestre, che precede il morso della mela, in cui tutto è regolato dall’intelligenza della natura; il secondo è invece quello sviluppato dall’intelligenza umana, fatto di bisogni, comodità e piaceri artificiali, “che continua a crescere consumando e deteriorando in modo sempre più drastico il pianeta naturale”. La collisione tra queste due sfere sembra essere inevitabile, e proprio per evitarla Pistoletto ha concepito il progetto globale da lui denominato “Terzo Paradiso”.
Pistoletto spiega che il morso “rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l’origine del mondo artificiale che si è sviluppato fino a raggiungere le dimensioni totalizzanti di oggi. La Mela Reintegrata rappresenta l’entrata in una nuova era nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono producendo un nuovo equilibrio planetario”.
L'artista precisa che il riferimento biblico non ha nessuna finalità religiosa, e la sua opera si propone di riconnettere in armonia l’opera dell’uomo alla natura, motivando “un grande ideale che unisce in un solo impegno l’arte, la scienza, l’economia, la spiritualità e la politica”.
E dopo il 18 maggio? che fine farà la grande Mela? Verrà donata alla città di Milano e collocata definitivamente in piazza Duca d’Aosta.