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lunedì 1 febbraio 2016

Lunedì 1° febbraio: Punire non serve a nulla

Nella mia perenne ricerca di risposte... mi sono imbattuta in questa iniziativa! mi è sembrata interessante, quindi vi segnalo l'incontro di stasera, lunedì 1° febbraio, alle ore 20.45 presso l'Auditorium Don Bosco, in via Melchiorre Gioia 48 a Milano.
La partecipazione è gratuita!
Non so dirvi come sarà, ma posso dirvi che sarà sicuramente un'occasione per formarsi un'oretta, pensare, farsi domande, e magari - spero proprio che sarà così! - ricevere dei suggerimenti interessanti da esperti del settore!
Io ci sarò, con il maritino! e poi vi saprò dire come è stato!


Si tratta di un incontro all'interno dell'iniziativa "SCUOLA GENITORI", con Daniele Novara, pedagogista e direttore CPP.

La partecipazione è libera e gratuita grazie al sostegno di “DOREMI Asili Nido e Scuole dell’infanzia” e “Fondazione Cariplo”.

Per info: scuola.genitori@cppp.it 0523-498594

Ecco la presentazione dell'evento:

PUNIRE NON SERVE A NULLA 
COME EDUCARE I FIGLI SENZA MORTIFICARLI 

Le punizioni mortificano senza dare risultati efficaci. Si può fare meglio cercando tecniche e dispositivi educativi che aiutino i figli a crescere nella fiducia e nell’autonomia.

È facile cascarci: basta una mamma esasperata dai capricci del più piccolo oppure un papà messo a dura prova dall’arroganza del figlio adolescente. E si arriva subito alla punizione che vuole umiliare, al castigo, alla sberla che scappa via, data così senza pensarci troppo.

Invece è meglio pensarci. E pensarci bene perché le punizioni fisiche o semplicemente quelle degradanti non solo sono assolutamente inefficaci, ma minano e indeboliscono il legame tra genitori e figli.

Ecco perché la tentazione di punire, per quanto terribilmente forte e radicata nel nostro sistema educativo, va fermata. Le botte, le urla, le sgridate non portano da nessuna parte!

Dopo anni di lavoro e ricerca Daniele Novara, pedagogista e direttore del CPP, afferma che non ci sono dubbi: quando un adulto si serve di punizioni per esercitare il proprio ruolo educativo fa solo del male. Perché i bambini hanno bisogno di sentirsi accettati e accolti.

Urla o minacce possono compromettere il loro sviluppo emotivo, minare l’autostima e far perdere fiducia nei confronti delle figure di riferimento.

E non ci sono limiti d’età. Dai 3 ai 6 anni i piccoli devono poter sperimentare le relazioni con i coetanei senza timore di essere sgridati. Il metodo Litigare Benepensato e proposto dal CPP è uno strumento che si è rivelato molto efficace in questo senso.

Quando sono più grandi poi, si è scoperto che i figli che subiscono punizioni fisiche tendono a diventare violenti e ad essere coinvolti in episodi di bullismo, mentre quando sono oggetto di punizioni umilianti hanno maggiore probabilità di mentire, rubare e ricorrere istintivamente all’aggressività.

Quindi è necessario concentrarsi su altri metodi educativi, perché sgridare un bambino che a tavola continua ad agitarsi, urlandogli contro: “Stai fermo, non fare la bestia!” non serve ed è controproducente!

Le regole non sono comandi e l’educazione deve essere la capacità distrutturare confini e libertà secondo le competenze e le autonomie della fase evolutiva corrispondente, senza modalità coercitive. E la serata di Scuola Genitori è qui, per questo.

I genitori troveranno nuove strade per non mortificare i figli e rafforzare la loro autostima.

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