A decorrere dallo scorso anno, i contribuenti titolari di reddito di lavoro dipendente e assimilati possono presentare il modello 730 anche nel caso in cui non abbiano il sostituto d'imposta (datore di lavoro) al momento della presentazione della dichiarazione.
Esclusi da questa possibilità rimangono i titolari di alcune tipologie di redditi assimilati, a quelli di lavoro dipendente, fra cui le indennità percepite dai membri del Parlamento europeo.
Nel caso di mancanza di sostituto di imposta la dchiarazione deve necessariamente essere presentata ad un Caf o ad un professionista iscritto all'albo dei consulenti del lavoro o all'ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, abilitati allo svolgimento dell’attività di assistenza fiscale.
A questo punto, viene da sé la domanda ... non essendoci un sostituto d'imposta, chi si occuperò della gestione delle imposte - rimborso del credito o di pagamento del debito che sia?
Ecco la risposta:
Dichiarazione modello 730 a debito
Se dal modello 730 emerge un debito, chi presta l'assistenza fiscale trasmette telematicamente la delega di versamento oppure consegna il modello F24 per il versamento compilato al contribuente, entro il decimo giorno antecedente la scadenza del termine di pagamento.
Dichiarazione modello 730 a credito
Se dal modello 730 emerge un credito, l'Agenzia delle Entrate provvede direttamente ad erogare il rimborso
del credito risultante dal prospetto di liquidazione, al netto degli importi eventualmente dovuti a titolo di acconto nonché della parte di credito già utilizzata o che si intende utilizzare in compensazione per il pagamento di imposte non liquidate nella dichiarazione 730.
Quanto alla modalità di rimborso, le possibilità sono:
- accredito sul conto corrente bancario o postale - se il contribuente ha comunicato o provvede a comunicare il proprio codice IBAN
- pagamento in contanti presso un ufficio postale - se il contribuente non provvede a comunicare il proprio codice IBAN e l'importo è inferiore ad Euro 1.000
- emissione di un vaglia della Banca d'Italia - se il contribuente non provvede a comunicare il proprio codice IBAN e l'importo è superiore ad Euro 1.000
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